Maledette distanze.

E poi arriva lui, non te lo saresti mai aspettato, eppure ti piace, gli piaci, passate ore a parlare e vorresti non finissero mai, ridete, vi raccontate tutto, ogni canzone ti fa pensare a lui, perfino Killing In The Name dei RATM, e allora? Cos’è che non va?

Semplice, vive a mille km da te.

Perché è normale, se una cosa è troppo bella per essere vera, nasconde una fregatura.

Che poi, ovviamente la propria città non è sprovvista di uomini affascinanti, però lui è diverso, e non riesci a guardare più nessuno.

Vi  vedete e la giornata scorre così veloce che non ti rendi neppure conto che è ora di riprendere il treno.

In questi casi cosa si fa?

Si va avanti? Se hai 20 anni ti direi di sì, perché il tempo per mettere i piedi per terra ce l’hai ancora tutto davanti a te.

Si chiude? Se hai 28 anni ti direi di sì, perché vuoi una famiglia, vuoi qualcuno che ti stia accanto tutti i giorni ed intendo accanto fisicamente.

Ripetersi che non è giusto non farà accorciare i chilometri e allora vai avanti con la tua vita, sapendo che quel giorno rimane e nessuno può portartelo via. Mai.

La mia perla di oggi è: La vita è una merda, ma le distanze sono peggio.